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School of management – vendere con la pubblicità che non si vede

LE “CHIACCHIERE” SUL WEB CONDIZIONANO I PROCESSI DI ACQUISTO. ECCO PERCHÉ NON BISOGNA SOTTOVALUTARE FACEBOOK E TWITTER

Otto milioni di utenti internet modifi cano le loro scelte d’acquisto a seguito delle informazioni recuperate attraverso i social media. Lo dice l’ultimo studio della School of Management del Politecnico di Milano condotto in collaborazione con Mimesi. Come dire: i nuovi media si stanno stabilmente affi ancando a quelli tradizionali come fonti autorevoli di informazione nei processi di acquisto, al punto che l’utilizzo di social network, blog e internet ha raggiunto una diffusione paragonabile a quella di radio, tv e giornali all’interno della popolazione internet italiana. Risultato: 15 milioni di utenti web si fi dano pienamente di quanto trovano nei blog e nei forum circa prodotti e servizi, compresi quelli offerti dal trade del bianco e del bruno. Anzi: per quanto riguarda gli apparati mobile come cellulari, smartphone e tablet la rete è diventata addirittura il principale canale informativo, con una prevalenza per i forum e i blog. E non solo. Il consumatore 2.0 condivide ora anche le proprie esperienze positive, al contrario del passaparola tradizionale che trasmetteva soprattutto le esperienze negative. La sorpresa? Il 15% dei consumatori dice di utilizzare internet per la ricerca di informazioni all’interno dello stesso punto vendita. «I risultati della ricerca dipingono uno scenario in cui parlare dei nuovi media come media emergenti è ormai sbagliato e riduttivo», sostiene Giuliano Noci, ordinario di marketing al Politecnico di Milano. «In Italia i consumatori multicanale, sempre più rappresentati in tutti gli strati della popolazione, ormai hanno inserito i social media nella propria dieta mediatica, e hanno totalmente modifi cato i meccanismi di ricerca e selezione delle informazioni. Una delle sfi de e opportunità per le nostre imprese per uscire dalla crisi sarà quello di leggere i cambiamenti nel loro comportamento di acquisto, e presidiare opportunamente tutti i canali non solo per promuovere, ma anche per ascoltare e dialogare con il mercato». Dall’indagine emerge un consumatore consapevole, che attribuisce grande importanza al reperimento di informazioni su prodotti e servizi che intende acquistare. Per questo non sostituisce i social network ai media tradizionali ma utilizza tutti i diversi canali informativi durante l’intero processo di acquisto. Questo comportamento multicanale si manifesta con intensità più o meno simile in tutte le categorie merceologiche in cui il consumatore ha una qualche forma di interesse di acquisto.

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